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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Campo di Quidditch


   Mancava poco alle sette e faceva già scuro quando Harry lasciò il castello per avviarsi al Campo di Quidditch. Non era mai stato dentro allo stadio. Tutt'intorno c'erano centinaia di sedili a gradinate, per dar modo agli spettatori di vedere dall'alto lo svolgimento della partita. A ciascuna delle estremità del campo c'erano tre pali d'oro con degli anelli in cima. A Harry ricordarono i bastoncini di plastica attraverso i quali i ragazzini dei Babbani soffiavano le bolle di sapone; ma questi erano alti circa quindici metri.
Halloween (Cap. 10 Harry Potter 1)

   Quel giorno, Harry ebbe molte difficoltà a rimanere concentrato sulle lezioni. Continuava ad andare con la mente al dormitorio dove si trovava il suo manico di scopa nuovo fiammante, riposto sotto il letto, o a vagare per il Campo di Quidditch dove quella sera avrebbe imparato a giocare. Trangugiò la cena senza neanche far caso a quel che stava mangiando e poi si precipitò su per le scale, seguito da Ron, per andare a scartare finalmente la sua Nimbus Duemila.
Halloween (Cap. 10 Harry Potter 1)

   Per fortuna, Harry aprì prima la lettera, perché dentro c'era scritto:
NON APRIRE IL PACCO A TAVOLA.
Esso contiene la tua nuova Nimbus Duemila, ma non voglio che gli altri sappiano che hai ricevuto in dono un manico di scopa, altrimenti ne vorranno uno anche loro.
Oliver Baston ti aspetta questa sera alle sette al Campo di Quidditch, per il tuo primo allenamento. M. Mcgranitt Harry ebbe difficoltà a nascondere la gioia mentre porgeva il biglietto a Ron perché lo leggesse.
Halloween (Cap. 10 Harry Potter 1)

   Per le undici, tutta la scolaresca era sugli spalti, intorno al Campo di Quidditch. Molti erano armati di binocoli. Anche se i sedili potevano sollevarsi in aria, a volte era comunque difficile seguire quel che succedeva in campo.
Il Quidditch (Cap. 11 Harry Potter 1)

    Inforcò il suo manico di scopa, si dette la spinta e si sollevò in volo. L’aria fredda del mattino gli sferzò la faccia, svegliandolo assai più del lungo sermone di Baston. Era meraviglioso trovarsi di nuovo sul Campo di Quidditch. Sorvolò lo stadio a tutta velocità, facendo a gara con Fred e George.
Mezzosangue e mezze voci (Cap. 7 Harry Potter 2)


    «Ah!» replicò Flitt, «ma io ho un permesso speciale del professor Piton. Il sottoscritto, professor S. Piton, autorizza la squadra del Serpeverde ad allenarsi oggi sul Campo di Quidditch per l’istruzione del suo nuovo Cercatore».
Mezzosangue e mezze voci (Cap. 7 Harry Potter 2)

    Harry non si mosse, indeciso, cercando di udire di nuovo la voce, ma ormai tutti stavano uscendo dalla Sala Grande parlando a voce alta e imboccavano la porta principale diretti al Campo di Quidditch.
Cornelius Caramell (Cap. 14 Harry Potter 2)

   Oliver Baston era un corpulento ragazzo di diciassette anni che frequentava il settimo e ultimo anno a Hogwarts. C'era una sorta di quieta disperazione nella sua voce quando si rivolse ai sei compagni di squadra negli spogliatoi gelidi ai confini del Campo di Quidditch già immerso nelle tenebre.
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   «Severus era molto curioso di sapere dove andavo tutti i mesi» spiegò Lupin a Ron, Harry e Hermione. «Eravamo nello stesso anno, sapete, e non... ehm... non ci amavamo molto. Quello che gli piaceva meno di tutti era James. Era geloso, credo, del talento di James sul Campo di Quidditch... comunque, Piton mi aveva visto attraversare il parco con Madama Chips una sera mentre mi accompagnava al Platano Picchiatore per trasformarmi. Sirius pensò che sarebbe stato... ehm... divertente dire a Piton che bastava premere il nodo sul tronco con un lungo bastone e avrebbe potuto seguirmi. Be', naturalmente Piton lo fece... se fosse riuscito ad arrivare fin qui, avrebbe incontrato un Lupo Mannaro completamente sviluppato... ma tuo padre, che aveva scoperto cosa aveva fatto Sirius, segui Piton e lo fece tornare indietro, mettendo a repentaglio la propria vita... Piton però riuscì a vedermi, alla fine del tunnel. Silente gli proibì di raccontare agli altri che cosa aveva visto, ma da allora seppe che cos'ero...»
Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso (Cap. 18 Harry Potter 3)

    «Dobbiamo scendere al Campo di Quidditch stasera alle nove, Potter» gli disse. «Ci sarà il signor Bagman, e spiegherà la terza prova ai campioni».
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    Il Campo di Quidditch non era più liscio e piatto. Sembrava che qualcuno gli avesse costruito sopra un intrico di lunghe mura basse, che piegavano e s’incrociavano in tutte le direzioni.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    «Be’, cosa ne dite?» disse Bagman tutto felice, mentre Harry e Cedric superavano l’ultima siepe. «Crescono bene, vero? Date loro un mese e Hagrid riuscirà a farle diventare alte sei metri. Non preoccupatevi» aggiunse gioviale, notando l’espressione men che lieta dipinta sulla faccia di Harry e Cedric, «riavrete il vostro Campo di Quidditch una volta finita la prova! Ora, suppongo che siale riusciti a immaginare che cosa abbiamo in mente…»
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    «Signore e signori, tra cinque minuti vi chiederò di scendere al Campo di Quidditch per la terza e ultima prova del Torneo Tremaghi. I campioni vogliano per favore seguire il signor Bagman giù allo stadio, adesso».
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4)

    Entrarono nel Campo di Quidditch, che ormai era del tutto irriconoscibile. Una siepe alta sei metri correva per tutto il suo perimetro. C’era un’apertura proprio davanti a loro: l’ingresso dell’enorme labirinto. Il corridoio al di là era buio e sinistro.
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4)

    «Ha preso qualcosa dalla tomba di suo padre, e da Codaliscia, e da me» rispose Harry. La testa gli si snebbiava; la cicatrice non faceva poi così male; ora vedeva distintamente il volto di Moody, anche se l’ufficio era buio. Udì ancora gemiti e grida dal lontano Campo di Quidditch.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)


    «Adesso se lo ricorda!» ringhiò Angelina. «Non ti ho detto che volevo fare un provino con la squadra al completo, e trovare qualcuno che andasse d’accordo con tutti? Non ti ho detto che avevo prenotato apposta il Campo di Quidditch? E adesso tu hai deciso che non ci sarai!»
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    Due cose sostennero Harry quel giorno. Il pensiero che era quasi la fine della settimana; e il fatto che, per quanto terribile dovesse essere l’ultimo castigo con la Umbridge, dalla finestra del suo ufficio si vedeva da lontano il Campo di Quidditch, e con un po’ di fortuna sarebbe riuscito a scorgere qualcosa del provino di Ron. Raggi di luce piuttosto deboli, era vero, ma Harry era grato per qualunque cosa potesse illuminare la sua attuale oscurità; non aveva mai passato una prima settimana di scuola peggiore a Hogwarts.
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    La pergamena luccicava di gocce di sangue e il dorso della mano gli bruciava di dolore. Quando Harry alzò di nuovo lo sguardo, era calata la notte e il Campo di Quidditch non si distingueva più.
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    «Sì, saluti» rispose Harry, e invece di voltare a destra prese a sinistra, imboccando un percorso più lungo ma più sicuro per la Guferia. Il suo umore migliorò quando, oltrepassando una finestra dopo l’altra, vide il cielo di un azzurro brillante: più tardi c’erano gli allenamenti, finalmente sarebbe tornato sul Campo di Quidditch.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    «Be’, possiamo farli stasera» disse Ron, mentre lui e Harry scendevano per i prati verso il Campo di Quidditch, con le scope in spalla; le terribili minacce di Hermione che sarebbero stati bocciati a tutti i G.U.F.O. ancora risuonavano nelle loro orecchie. «E abbiamo anche domani. Si agita per i compiti, è il suo problema…» Ci fu una pausa e poi aggiunse, in tono appena più ansioso: «Credi che parlasse sul serio quando ha detto che non ci avrebbe lasciato copiare da lei?»
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    Mentre si avvicinavano al Campo di Quidditch, Harry guardò alla sua destra, dove gli alberi della foresta proibita fremevano oscuri. Nulla si alzò in volo; il cielo era vuoto, a parte alcuni gufi che volteggiavano lontano attorno alla Torre della Guferia. Aveva già abbastanza preoccupazioni, il cavallo volante non gli faceva alcun male, e lo cacciò via dalla mente.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    Presero delle palle dall’armadio dello spogliatoio e cominciarono ad allenarsi: Ron sorvegliava le tre alte porte, Harry giocava da Cacciatore e tentava di far passare la Pluffa oltre Ron. Ron era proprio bravo; bloccò i tre quarti dei tiri di Harry e giocava sempre meglio via via che si allenavano. Dopo un paio d’ore tornarono al castello per il pranzo, durante il quale Hermione annunciò senza giri di parole che li riteneva due irresponsabili; poi tornarono al Campo di Quidditch per i veri allenamenti. Tutti i loro compagni, tranne Angelina, erano già nello spogliatoio.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    «Perché la punizione non sembra sortire alcun effetto su di te!» rispose aspra la McGranitt. «Non un’altra parola, Potter! E quanto a te, signorina Johnson, limita le urla al Campo di Quidditch, o rischierai il posto di Capitano!»
L'Inquisitore Supremo di Hogwarts (Cap. 15 Harry Potter 5)

    Il tempo non migliorò col passare delle ore, così, quando alle sette Harry e Ron scesero al Campo di Quidditch per l’allenamento, in pochi minuti furono completamente zuppi, con i piedi che scivolavano sull’erba fradicia. Il cielo era cupo e tempestoso; raggiungere la luce e il calore degli spogliatoi fu un sollievo, anche se sapevano che sarebbe stato temporaneo. Trovarono Fred e George che discutevano se usare o no una delle loro Merendine Marinare per saltare l’allenamento.
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5)

    Piton non era meno partigiano; aveva prenotato il Campo di Quidditch per gli allenamenti di Serpeverde così spesso che Grifondoro aveva difficoltà ad andare a giocare. Faceva anche orecchie da mercante alle varie testimonianze di fatture scagliate dai Serpeverde sui giocatori di Grifondoro nei corridoi. Quando Alicia Spinnet si presentò in infermeria con le sopracciglia così folte che le oscuravano la vista e le finivano in bocca, Piton sostenne che doveva aver tentato un Incantesimo Parruccone su se stessa e rifiutò di ascoltare i quattordici testimoni oculari che dichiaravano di aver visto il Portiere di Serpeverde, Miles Bletchley, colpirla alle spalle con un incantesimo mentre studiava in biblioteca.
Il serpente e il leone (Cap. 19 Harry Potter 5)


    Trovava molto difficile essere solidale con Ron, visto che lui avrebbe dato più o meno qualunque cosa per poter giocare nella prossima partita contro Tassorosso. Ron parve notare il tono di Harry, perché non nominò più il Quidditch durante la colazione, e nel modo in cui si salutarono poco dopo c’era un’ombra di gelo. Ron si avviò verso il Campo di Quidditch e Harry, dopo aver tentato di lisciarsi i capelli specchiandosi nel dorso di un cucchiaino, andò da solo nella Sala d’Ingresso a incontrare Cho, chiedendosi con grande preoccupazione di che accidenti avrebbero parlato.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    «Hanno segnato un’altra volta?» chiese Hagrid, soffermandosi all’ombra degli alberi quando furono in vista del Campo di Quidditch. «O è finita la partita?»
Grop (Cap. 30 Harry Potter 5)

    Una marea di studenti risaliva il pendio erboso, allontanandosi dal Campo di Quidditch.
Grop (Cap. 30 Harry Potter 5)

    Alle due in punto, gli studenti del quinto anno entrarono nella Sala Grande e si sedettero davanti ai fogli d’esame, posati a faccia in giù sui banchi. Harry era esausto. Voleva solo farla finita e andare a letto, e l’indomani sarebbe andato con Ron sul Campo di Quidditch e avrebbe fatto un giro sulla scopa dell’amico per assaporare la libertà dagli esami.
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    Il castello sembrava molto silenzioso, per essere domenica. A quanto pareva, erano tutti sul prato a godersi la fine degli esami e la prospettiva degli ultimi giorni di scuola liberi da ripassi e compiti. Percorse lentamente il corridoio deserto, guardando di tanto in tanto fuori dalle finestre; vide alcuni studenti svolazzare sopra il Campo di Quidditch e qualcun altro che nuotava nel lago insieme alla piovra gigante.
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    Cinque minuti dopo, quando si alzarono dalla tavola di Grifondoro per scendere al Campo di Quidditch, passarono accanto a Lavanda Brown e Calì Patil. Dopo quel che aveva detto Hermione, Harry non fu stupito di vedere che le due grandi amiche bisbigliavano con aria afflitta; piuttosto, lo sorprese il fatto che, quando Ron le affiancò, Calì diede all’improvviso una gomitata a Lavanda, che si voltò e rivolse a Ron un gran sorriso. Lui la guardò sbattendo le palpebre, poi sorrise a sua volta, incerto, e prese a camminare quasi a passo di marcia. Harry si trattenne dal ridere, ricordando che anche Ron l’aveva fatto dopo che Malfoy gli aveva spaccato il naso; Hermione invece fu fredda e distante lungo tutta la strada fino allo stadio sotto la fresca pioggerellina, e andò a sedersi nelle tribune senza augurare in bocca al lupo a Ron.
Una mano da Hermione (Cap. 11 Harry Potter 6)

    «Oh…» fece Harry, intanto che la scena nella sua mente implodeva. «Sì… be’, ho visto Malfoy aggirarsi con due ragazze che non sembravano aver voglia di stare con lui, ed è la seconda volta che non viene al Campo di Quidditch con il resto della scuola. Ha saltato anche l’ultima partita, ti ricordi?» Harry sospirò. «Vorrei averlo seguito, adesso, l’incontro è stato un tale disastro…»
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6)